Risposta del governo: "Catastali da Francia e Germania dopo" (2023)

risposta di Bruxelles

FengEnricomaro

"Considereremoproposta da bruxelles, ma le nostre linee guida sono state allineate ai documenti della Commissione europea. “La politica fiscale è prudente e stiamo crescendo più velocemente di altri Paesi europei”, ha detto informalmente a Palazzo Chigi.Vengono ripetute alcune raccomandazioni dell'UE, come l'adeguamento del registro ai valori di mercato.Ciò che il governo di centrosinistra non è riuscito a fare, questo governo non lo vuole fare neanche. "Ma questa proposta dovrebbe essere rivolta a tanti altri Paesi, tra cui Francia e Germania, dove i valori catastali sono più antichi dei nostri, risalenti agli anni '60 e '70", ha replicato Maurizio Leo, viceministro dell'Economia. Altri rilievi della commissione si sono invece concentrati sulle azioni dell'attuale governo, come il Pnrr e la riforma fiscale. Poi ci sono stati avvertimenti sui rischi del rispetto dei vincoli di bilancio e dell'avvio di una procedura per violazione del disavanzo eccessivo nel 2024. Ma la partita non è ancora iniziata, guardatela a Palazzo Chigi mentre si svolge il dibattito sulle riforme del Parlamento europeo. H. Le regole di valutazione dei bilanci di ogni Stato sono ancora in fase di elaborazione e l'avvio della procedura potrebbe interessare non solo l'Italia ma anche diversi Paesi europei, visto che oggi sono 14 i Paesi con deficit di regole fino al 3% del PIL nel debito non conforme I tagli sono standard, oltre che da Italia, Francia e Finlandia.

Nodo Pnrr

In merito al piano nazionale di rilancio e rilancio in crescente difficoltà, ieri sera è intervenuto il ministero per gli Affari europei, guidato da Rafael Fito, che ha diffuso una nota in cui afferma che la posizione di Bruxelles riflette i ritardi nell'attuazione del piano. con la visione e le priorità del governo Melonis e il lavoro che è stato fatto". In merito al capitolo RePowerEU da aggiungere al Pnrr, "come si evince da una lettura non superficiale del rapporto", il ministero afferma "progressi nel dialogo attivo con il comitato prima della conferma della formalizzazione". Inoltre, "finora solo quattro Stati membri hanno presentato proposte RePowerEU". Le riforme della governance "potrebbero rafforzare in modo significativo la capacità amministrativa per accelerare l'attuazione del piano nei tempi previsti", ha osservato Fito.Il fatto è che Bruxelles deve ancora versare all'Italia una terza tranche di 19 miliardi di euro per raggiungere l'obiettivo del Pnrr nel seconda metà del 2022 È stato dato il via libera, cosa che lo stesso Fito ha ammesso essere impossibile. Raggiungeremo tutti gli obiettivi previsti dal 2023 al 2026. Per questo motivo, il nostro Paese è in difficili trattative con Bruxelles per modificare il piano. Fito ha dato tempo a tutti i ministri fino a oggi per presentare proposte riviste.

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